La guerra

don Folci nella celebrazione Pasqua 1917

Il disastro di Caporetto del 1917 segnò una svolta decisiva non solo nel suo impegno di Cappellano militare, ma anche nel progettare in modo definitivo la sua vita. Fu preso prigioniero e inviato, insieme con molti soldati e ufficiali, in un campo di concentramento ai bordi della Foresta Nera, in Germania. Nel campo di Celle-lager, Don Folci conquistò la fiducia dei compagni di sventura con le sue doti di prete coraggioso e aperto a tutti i problemi di quella grande e dolorante comunità. Tornò alla sua parrocchia di Valle alla fine di gennaio del 1919, senza atteggiarsi a eroe, più determinato che mai a essere prete-prete. L’esperienza degli anni di guerra e di prigionia gli aveva aperto orizzonti nuovi. La parrocchia di Valle gli stava ormai troppo stretta. Sentiva che il mondo, dopo il conflitto con lo strascico di dolore che aveva lasciato dietro a sé, non sarebbe più stato più quello di prima.