venerdì , 13 Dicembre 2024

I Signori Brambilla, verso la fine degli anni trenta, offrirono a don Folci la loro villa di Como, in località Santa Croce (Via Tomaso Grossi 50, all'inizio della strada che porta a Brunate). Il 18 agosto 1938 Monsignor Macchi, vescovo di Como, approvò l'apertura di un nuovo Preseminario. Il 24 maggio 1957, accanto alla Villa Brambilla venne inaugurato un nuovo fabbricato dove vennero ospitati i preseminaristi e le suore.

La Casa di S. Croce, detta anche “Casa del sacerdote”. accolse fino a poco tempo fa, sacerdoti da diverse parti del mondo, anche vescovi, per periodo di riposo o stabilmente e anche sacerdoti in crisi che avevano abbandonato il ministero, e che il Padre chiamava ”perle perdute”.
Ora, per le nostre forze limitate, questa attività, con parte dello stabile, si è ritenuto opportuno affidarla a dei laici, con i quali però Le Suore collaborano per dare aiuto materiale e morale ai sacerdoti ospiti malati e bisognosi di cure, sostenendoli con la preghiera e confortandoli con la loro presenza.
Esse inoltre provvedono al decoro della Cappella degli ospiti, animano la liturgia durante la concelebrazione serale.

La nostra comunità è aperta all’accoglienza di piccoli gruppi di laici consacrati per i loro incontri spirituali e ritiri e ospita volentieri gli incontri e le riunioni di Consiglio dell’Associazione degli amici ed ex alunni dell’Opera con i quali abbiamo dei momenti comunitari di preghiera sempre per chiedere al Signore vocazioni numerose e sante.
Il Padre diceva che la nostra vocazione è interplanetaria. “Dove si trova un sacerdote, là c’è la vostra donazione, la vostra preghiera, la vostra immolazione”.
Ogni nostra preghiera si chiude con l’invocazione: “Cuore sacerdotale di Gesù, per le anime sacerdotali sia il nostro vivere e morire”!

La presenza delle suore è fondamentale e non sostituibile soprattutto nell’accogliere i sacerdoti, nell’assisterli nel momento centrale della giornata che è la celebrazione eucaristica e nell’offrire diuturna presenza attenta ai loro bisogni.
Ricordiamo che almeno due sacerdoti ospiti hanno delle uscite presso parrocchie o istituti di ricovero per svolgere il ministero sacerdotale della celebrazione eucaristica e della confessione.

La Casa, come da desiderio di don Giovanni Folci, è sempre disponibile ad accogliere sacerdoti anche solo per una notte, come già succede, rendendo la Casa aperta e accogliente per le necessità di quanti sono di passaggio.

Così come sarebbe bene accolto chi desiderasse svolgere un periodo di volontariato presso l’Istituto per essere vicini ai sacerdoti ammalati, offrendo loro un po’ di compagnia, di ascolto e di aiuto.


A S. Croce abitano i sacerdoti dell'Opera don Matteo Forni (con la mansione di cappellano) e don Enrico Radice.

Per maggiori informazioni telefona al numero 031 305300

  • suora di Santa Croce

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